giovedì 12 novembre 2009

La "loggia" opus dei : integralismi religiosi nostrani

Questa che inserisco qui di seguito è il link a una lettera di una madre, pubblicata oggi da "il Fatto Quotidiano", al papa Benedetto XVI.
Gli estremismi, le sette, i movimenti deviati, i fondamentalismi religiosi non sono solo in determinate religioni, ma tutte le religioni indistintamente sfociano in movimenti inqualificabili. E anche il cattolicesimo ha correnti interne, riconosciute e appoggiate dai vertici, che hanno comportamenti che non si possono approvare. Si devono togliere i paraocchi, non vedere solo gli errori e gli sbagli altrui e criticare solo il diverso. "Perchè stai a guardare la pagliuzza che è nell'occhio di un tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello : Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nella tua hai una trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio;" (parole di Gesù dal discorso della montagna tratto dal vangelo di Matteo)



http://www.chiarelettere.it//allegatidef/111209_Il_Fatto_Quotidiano266014.pdf



martedì 10 novembre 2009

Il crocifisso non si può obbligare

Ormai è passata una settimana dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (che non è un organo dell'UE) che sancisce che l'obbligo di esporre i crocifissi nelle aule scolastiche viola varie libertà e diritti fondamentali. Sono state molte le critiche a questa decisione della Corte mosse a difendere l'esposizione del crocifisso nei luoghi istituzionali qualificandolo come un simbolo della tradizione italiana, un espressione del suo patrimonio storico e ideale, inoffensivo.
Non è vero che il crocefisso nelle scuole è una tradizione storica secolare, infatti il crocefisso nelle scuole italiane è stato introdotto solo negli anni '20 dal governo fascista attraverso delle circolari ministeriali, antecedenti ai patti Lateranensi del'29, sull' "arredo scolastico" (paragonando il crocefisso a cancellino, lavagna, sedie..., cosa che dovrebbe essere inaccettabile per un vero cristiano), che obbligavano ad esporlo nelle aule insieme alla bandiera nazionale e al ritratto del re.
Inoltre non esiste nessuna legge dello Stato che impone l'esposizione di simboli religiosi tanto che nel 2004 la Corte Costituzionale rigettò la questione di legittimità sullo stesso caso in quanto posta su norme prive di valore di legge (sulle quali la Corte non può sindacare).
Nel panorama normativo italiano importanti riferimenti alla religione li troviamo nella costituzione e nel concordato del 1984. Il nuovo concordato del 1984 stabilisce che la religione cattolica non è più la religione di stato; anche la costituzione, tra i principi fondamentali e e i diritti, inserisce l'uguaglianza delle varie confessioni e la libertà di professare la propria fede; stabilisce che "tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge senza distinzioni .. di religione.." (art.3), all'art.8 scrive "tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti la legge.." e all'art. 19 che "tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa..".
Quindi senza dubbio apparteniamo ad uno Stato laico. O almeno cosi dovrebbe essere, dato che i politici e gli uomini delle istituzioni di tutti gli orientamenti hanno difeso la presenza di simboli religiosi in luoghi pubblici istituzionali: luoghi in cui si rappresenta lo Stato, nei quali per primi dovrebbero essere tutelati e applicati i principi fondamentali e caratterizzanti lo Stato stesso.
Molte sono le voci che per difendere la presenza del crocifisso nelle aule hanno sostenuto che è un simbolo di incoraggiamento alla bontà e ai valori di umanità universalmente condivisi. Ma se si limita a questo significato, primo, il crocefisso perde il valore religioso (cosa impossibile e assurda), importantissimo per i cristiani: il sacrificio di cristo per salvare l'umanità. Quindi sarà, si, sicuramente un simbolo di generosità e di buona morale, ma è altrettanto se non soprattutto un simbolo religioso. In secondo luogo, se rappresenta solo un simbolo di valori positivi perchè mettere un crocifisso e no un versetto del corano che invita all'amore verso il prossimo, o un detto di buddha, o un passo del vecchio testamento, o visto che siamo uno stato laico un bell'articolo della Costituzione e della Carta Europea dei Diritti dell'Uomo?
Un altro importante punto è l'effettiva uguaglianza di tutte le religioni; se si ammette la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche non vedo il motivo per cui non dovrebbero essere ammessi i simboli delle altre religioni. Le religioni sono centinaia, e ognuna ha pari peso e importanza per lo Stato, quindi dovremmo riempire le pareti delle aule di simboli religiosi? Ed è stupido dire che il crocifisso deve stare appeso, e gli altri simboli religiosi no, perchè è simbolo della tradizione cristiana del nostro Paese e della religione della maggior parte della popolazione: perchè se anche se così fosse (e non ne sono totalmente sicuro), l'Italia è piena di simboli della tradizione cristiana, ci sono chiese in ogni angolo, statue, dipinti.
Se si è tanto attaccati alla tradizione cristiana si dovrebbero seguire gli insegnamenti di Gesù che dicendo "date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio" è stato il primo laicista! Lasciate le cose sacre nei luoghi sacri e lasciate che i luoghi rappresentativi dello Stato rimangano laici e liberi da effigi religiose e da varie credenze.