mercoledì 2 dicembre 2009

Le dichiarazioni di Fini - la normalità è strana da queste parti

Ieri è stato pubblicato da laRepubblica un video che riprende Fini, durante un convegno a Pescara il 6 novembre scorso, che parla con il procuratore della Repubblica Trifuoggi, senza sapere che i microfoni erano aperti. Nella conversazioni Fini parla di Berlusconi sostenendo che il Presidente del Consiglio confonde la leadership con la monarchia assoluta e delle imminenti dichiarazioni che il mafioso Spatuzza farà in tribunale al processo Dell'utri. Queste dichiarazioni hanno creato molto scandalo e fermento all'interno della politica italiana, come se Fini fosse impazzito, come se da un giorno all'altro sia uscito dal travestimento e si sia dichiarato un comunista rivoluzionario infiltrato come spia nel pdl: i vertici del suo partito chiedono spiegazioni, il premier Berlusconi è adirato. Ma perchè tutta questa importanza a queste parole, che sicuramente ogni cittadino può condividere, che c'è di male in quello che ha detto?, perchè il Presidente del Consiglio è così offeso, ha forse la coda di paglia? Le parole che Fini ha usato nella discussione privata non aggiungono nulla di nuovo al suo pensiero alle sue dichiarazioni, anzi sono esattamente la prova della veridicità e dell'onesta delle affermazioni che ha sempre fatto ufficialmente ai microfoni della stampa ( e si, ormai la coerenza è rivoluzionaria!!). Andiamo per gradi, quando parla delle dichiarazioni di Spatuzza non dice niente di cosi particolare, prende atto che sono una bomba e che i magistrati devono indagare scrupolosamente e senza fare il minimo errore. Del resto già i primi di settembre, quando Berlusconi sosteneva che le procure perdevano tempo a indagare ancora sulle stragi di mafia, il presidente della camera dichiarava: "Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! Soprattutto se non si ha nulla da temere...". E' sempre stato a favore delle indagini dei magistrati; anche quando ha rifiutato di avvalersi dello scudo che gli offriva il lodo alfano per un suo processo ha dimostrato fiducia negli organi giudiziari, purtroppo un concetto estraneo alla grande maggioranza del pdl.

Il secondo punto toccato da Fini nella sua chiacchierata è il problema della sovranità assoluta di cui si sente investito Berlusconi, sostenendo che "confonde la leadership con la monarchia assoluta", che è un errore non rispettare le autorità di garanzia come la magistratura, il capo dello Stato, il parlamento.. Ma non è nuova questa sua posizione, ad esempio ad un discorso di fine ottobre criticò il governo per l'uso eccessivo di decreti legge e del voto di fiducia per blindare le leggi sminuendo cosi la funzione legislativa del parlamento, dichiarando: «La giusta esigenza di dare stabilità al governo non può e non deve comportare l' abbandono del modello di democrazia parlamentare», ed ancora sottolineando la necessita del rilancio «del ruolo primario del Parlamento...».Ha difeso più volte Napolitano dagli attacchi della maggioranza e dal Presidente del Consiglio, la più divertente fu quella contro Gasparri: «Gasparri è un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere perchè il rispetto per la massima autorità dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il Presidente del Gruppo di maggioranza numericamente più consistente». E ancora, Fini ha già impassato sostenuto l'importanza della dialettica interna al pdl sostenendo che il partito non deve essere costruito attorno agli interessi di una persona. Come disse i primi di novembre :"Leali non Supini".

Dopo che si è alzato il polverone Fini ha chiamato la trasmissione Ballarò per ribadire i concetti che gli avevano "rubato" a quel convegno confermando il suo pensiero e affermando, appunto, che quelle uscite dal suo discorso con Trifuoggi sono le posizioni che ha sempre esternato pubblicamente.

Dichiarazioni corrette, normali, comuni alla maggioranza dei cittadini; e proprio qui sta il problema: la normalità è diventata l'eccezione; le ovvietà, i principi di tutte le principali democrazie del mondo sono considerate attacchi al governo, dichiarazioni eversive e scandalose.

Qui sotto il video del Convegno di Pescara


e qui il video della telefonata a Ballarò

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